The amazing Spiderman 2: il potere di Electro

Dopo il travolgente successo del primo capito di The amazing Spiderman con la fantastica coppia Andrew Garfiel ed Emma Stone nei panni dei protagonisti, è arrivato il secondo capitolo

La trama di The amazing Spiderman 2

Il secondo capitolo del “fantastico” Spider-Man apre nuove scenari per il giovane Peter Parker (Andrew Garfield), alle prese con la cerimonia del diploma e la vita da adulti da dover affrontare. Da una parte c’è l’eroe, Spider-Man il vigilante di New York pronto a difendere la città dai criminali ed aiutare i suoi abitanti in difficoltà, dall’altra il ragazzo che cerca di conciliare lo studio, l’amicizia e l’amore per Gwen Stacy (Emma Stone), come qualsiasi altro suo coetaneo.

Riuscire a far coesistere queste due figure risulta esser ancor più complicato se si aggiunge il fatto che questi è costantemente tormentato dal ricordo del padre di Gwen (il capitano di polizia George Stacy), che in punto di morte chiese a Spider-Man di proteggere la figlia non coinvolgendola nelle dinamiche dell’eroe.

Non riuscendo a sostenere il senso di colpa e la paura che possa accadere qualcosa di brutto alla ragazza, Peter decide di interrompere la sua relazione con lei.
Come detto prima Spider-Man non solo è protagonista della lotta al crimine a New York, ma è anche pronto ad intervenire per salvare i suoi cittadini più distratti.

Questo è proprio quello che accade quando tentando di sventare una rapina, salva la vita a Max Dillon (Jamie Foxx), uno sbadato ingegnere della Oscorp, intento a raccogliere le serigrafie che gli sono cadute in mezzo alla strada. Il modo caloroso in cui Spider-Man lo salva darà vita ad un vero e proprio fanatismo provato nei suoi confronti da Dillon.
Parallelamente a questi eventi il vecchio amico di infanzia di Peter, Harry Osborn (Dane DeHaan), fa ritorno in città per far visita al padre Norman ormai costretto a letto in fin di vita.

Norman sul punto di morte comunica al figlio che presto toccherà anche a lui la stessa sorte, poiché la malattia che lo affligge è genetica e la sua sola possibilità è quella di riuscire a portare a termine gli studi da lui condotti presso i laboratori della Oscorp, Azienda che alla morte di Norman passerà nelle mani di Harry.
Saputo della morte di Norman e del ritorno in città di Harry, Peter decide di fargli visita riallacciando così i rapporti fra i due che non si vedevano da moltissimo tempo.
Nel giorno del suo compleanno Max Dillon, costantemente deriso da tutti i suoi colleghi si ritrova a dover riparare un guasto elettrico in un reparto segreto della Oscorp. Nel tentativo di riuscirci, cade in una vasca con delle carpe elettriche che lo folgorano ripetutamente.

L’uomo creduto inizialmente morto, si risveglia ed è dotato di superpoteri che gli consentono di controllare l’elettricità.
Pur non potendo continuare la loro relazione Peter e Gwen tentano comunque di restare amici, la ragazza gli comunica della vittoria della borsa di studio per Oxford e della sua imminente partenza per l’Inghilterra.

I due però non fanno in tempo a proseguire la conversazione perché vengono interrotti dalla comparsa di Max che si trova in Times Square totalmente incapace di controllare i suoi poteri, mettendo a rischio la vita di centinaia di persone. Spider-Man fa così il suo intervento cercando di contenere Max, quest’ultimo vedrà l’attacco come una forma di tradimento da parte del suo idolo e cercherà in ogni modo vendetta.
Intanto i primi segni della malattia si presentano su Harry, il quale scopre che è grazie alla ricerca condotta sui ragni che hanno generato Spider-Man che potrebbe ottenere una cura per la sua malattia. Chiede così aiuto a Peter affinché lo metta in contatto con Spider-Man per poter avere il suo sangue e curarsi.

Quando l’eroe gli nega il suo aiuto, Harry decide di procedere diversamente ricorrendo all’aiuto di Max, nel frattempo autoproclamatosi Electro.

I due si alleano in nome dell’odio nei confronti di Spider-Man.
Peter, dopo aver saputo che da lì a qualche ora Gwen avrebbe preso l’aereo per l’Inghilterrra, decide di fare un ultimo tentativo per riconquistarla, dicendole che la seguirà in Europa e starà al suo fianco per sempre.
Il romantico momento dei due viene interrotto dal blackout generato da Electro e Spider-Man si prepara per lo scontro che cambierà per sempre le sorti del supereroe.

Electro l’antagonista del film

Per comprendere la figura di questo villain è doveroso prima fare un’analisi del suo alter ego Max Dillon. Uno degli ultimi della società, vittima di un sistema che abbandona i deboli non preoccupandosi di lasciarli indietro. Max Dillon è un uomo solo, indifeso e fortemente consapevole di non esser nessuno.

Consapevolezza che viene meno quando Spider-Man lo salva e riporta a lui la speranza di poter esser speciale per qualcuno. Speranza che si fa più forte quando grazie ai suoi poteri si ritrova per la prima volta ad essere al centro dell’attenzione, ma che crolla quando il suo idolo lo tradisce attaccandolo. In quel preciso istante, il debole ed indifeso Max Dillon cessa di esistere lasciando spazio ad un rabbioso e vendicativo Electro, intenzionato a far pagare il prezzo dei soprusi subiti all’eore che un tempo era il suo idolo e a tutta la città del quale è vigilante.

Non solo Electro, ma anche Harry Osborn

Per quanto sia cresciuto conducendo una vita agiata in giro per il mondo, Harry Osborn è un ragazzo solitario che serba dentro di sé un forte rancore nei confronti del padre che l’ho abbandonato quando era solo un bambino. Incurante dei rischi, dimostra di non aver alcuno scrupolo e di esser disposto a tutto pur di ottenere una cura per la sua malattia, vede in Spider-Man la sua sola speranza di guarigione.

Non avendo mai ricevuto amore, per Harry ogni rapporto umano è un rapporto di affari, si dice disposto a pagare qualsiasi cifra pur di poter avere il sangue di Spider-Man.

L’esser cresciuto in un mondo privo di affetti non gli permette di vedere che nel non dargli il suo sangue il suo amico sta cercando di proteggerlo.
Il rancore, la rabbia e l’assenza di qualsiasi speranza lo portano a fare il gesto disperato di iniettarsi il veleno dei ragni, che è stato conservato nei laboratori di famiglia, e a muovere i suoi primi passi per diventare il Goblin.

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