La musica e le immagini di questo videogioco sono davvero tra le più famose, alzi la mano chi non conosce Double Dragon, un gioco che ha davvero fatto la storia
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Double Dragon: Il picchiaduro a scorrimento più famoso
Nel corso degli anni i videogiochi si sono evoluto diventando sempre più moderni e spettacolari.
Nonostante ciò una grande fetta di mercato non vuole abbandonare i giochi che hanno caratterizzato la loro infanzia e tra questi c’è sicuramente Double Dragon, il picchiaduro a scorrimento che ha monopolizzato le sale gioco per anni.
Tutti durante la loro infanzia hanno fatto qualche partita a Dragon Double e si sono letteralmente innamorati del protagonista e della tipologia di gioco non riuscendo più a lasciarlo, Double Dragon è uno dei pilastri della tipologia di gioco picchiaduro, a farla da protagonista ci sono le ambientazioni uniche nella New York post guerra e le botte, le tantissime botte che caratterizzano il gioco dall’inizio alla fine.
In una New York piena zeppa di criminali i due fratelli Billy e Jimmy Lee vedono che la loro amica Marian è stata rapita dai Black Warrior perché volevano conoscere i segreti della loro arte marziale, di cui i fratelli erano maestri
Il biondo vestito di blu era Billy Lee mentre l’altro fratello vestito di rosso era Jimmy Leee
I due ragaziz devono fare a botte per tutta New York a partire dalla zona vicino casa chiamata “il Ghetto”, per poi passare alla fabbrica abbandonata “La Zai” poi passeranno per il bosco ed infine “il Nascondiglio del Boss” dove il videogame volge al termine
Dal 1987 in sala giochi
Double Dragon nasce nel 1987 sviluppato dall’azienda giapponese Technos Japan Corporation e poi pubblicato sul mercato da Taito.
Il gioco è stato un successo sin dall’inizio nonostante tutte le difficoltà di un cabinato. Non era raro infatti vedere la fila davanti al gioco di ragazzi che non vedevano l’ora di iniziare a giocare. Questo successo probabilmente era dovuto alla formulazione del videogioco, che regalava moltissime soddisfazioni in termini di mobilità e resa.
Ai tempi si trattava infatti dell’unico videogioco che permetteva ai propri personaggi di sostarsi in più di due dimensioni.
Il gioco era stato rilasciato ovviamente sul cabinato e aveva solo tre tasti grazie ai quali poter giocare, non si trattava solo di correre in avanti, ma bisogna battere i numerosi nemici incontrati per strada e raggiungere la propria amata.
Double Dragon permetteva di sfoggiare calci e pugni, saltare ed anche combinare tutte queste mosse contemporaneamente, inoltre era possibile raccogliere lungo il gioco le armi trovate per poterle utilizzare come fruste e mazze da baseball tipiche degli anni Ottanta.
Il videogioco infine provocava una lunga fila di fronte al cabinato grazie anche ai tantissimi livelli da superare, un ambientazione moderna e sempre diversa, una colonna sonora che cattura e tanti boss e scagnozzi da battere, non ci si annoiava mia.
Dalla sala giochi alle console a casa
Dato l’enorme successo del picchiaduro Double Dragon la conversione del gioco non solo per cartonato ma anche per console era inevitabile.
Così come fu inevitabile il successo di questa seconda versione nonostante i numerosi limiti dati dall’evidente arretratezza dell’Hardware. La creazione di Double Dragon per la console casalinga consacrò il picchiaduro a scorrimento come uno dei migliori su mercato, certo a casa non era possibile giocare con un amico in una partita doppia, nè avere tutta la mobilità che il cartonato in sala giochi assicurava, ma bastava accendere la console per poter giocare in qualunque momento.
La versione convertita per ATARI non era una delle migliori, aveva davvero troppi limiti e problemi, ma anche se non mancavano le difficoltà è stata comunque una delle più vendute. Una seconda versione, quella per Nes era sicuramente meglio riuscita ed il prezzo era sempre quello.
Nel corso del tempo altre console convertirono il gioco, regalando ai ragazzi la possibilità di goderselo direttamente in casa propria, Game Boy Advance è uno di quelli ed uno dei più venduti anche. Double Dragon venne considerato una gallina dalle uova d’oro così si susseguirono le console che convertirono il gioco.
La costosissima SNK pubblicò anch’essa la propria versione anche se era appannaggio dei pochi che potevano permettersela.
Un videogame dal finale sorprendente
Grazie ai personaggi unici, una storia incredibile, una colonna sonora semplicemente unica e molto rock e l’ambientazione perfetta per la storia, Double Dragon rese celebre il genere del picchiaduro a scorrimento ispirando tutti i giochi futuro con la sua originalità.
Tutti i collezionisti non possono fare a meno nella propria raccolta di questa pietra miliare dei video-game.
La trama del gioco è ambientata negli anni Ottanta, ovviamente nella città di New York come uno dei migliori film dell’epoca.
L’intera città soffre per il dominio della banda dei Black Warriors che terrorizzano tutti gli abitanti con le loro angherie. Gli scagnozzi del boss però sono intenzionati a scoprire tutte le tecniche dell’arte marziale cinese chiamata Sou-Setsu-Ryu, arte che solo Billy e Jimmy Lee, i due protagonisti conoscono.
Il boss per estorcere le loro conoscenze ai protagonisti rapisce l’amata Marion così che i due saranno costretti a picchiare duro tutti gli scagnozzi che trovano lungo il cammino per salvarla.
Ed è proprio questo finale che alla fine lasciava i giocatori, che non erano mai arrivati alla scena finale, a bocca aperta. Dopo tante battaglie insieme i due protagonisti dovevano picchiarsi tra di loro per avere un bacio dalla fidanzata Marian
La storia si chiude infatti con un bacio tra il protagonista che salva la sua amata dopo aver ucciso tutti i cattivi.